Carlotta Feoli-Cola

Carlotta Feoli Cola - archivioteatranti.it

Nata a Genova nel 1826
Morta a Firenze nel 1903

Non deve sorprendersi chi, nel fare ricerche di storia del teatro, si imbattesse nel nome di Carlotta Feoli tanto in locandine degli anni Trenta dell’800 che in quelle degli anni Novanta.
Ebbene sì: la sua carriera è durata settant’anni, senza mai un’interruzione; ha iniziato a recitare nei tempi remoti di un’Italia contadina e preunitaria e ha continuato a farlo fino a quelli maturi di un’Italia unita e ormai industrializzata.
Carlotta Feoli è figlia di Giuseppe Feoli e Anna/Giovanna Rusca e sorella minore del celebre Antonio Feoli.
Ha militato, fin da bambina, nelle primarie compagnie nelle quali i suoi genitori erano scritturati o in quelle formate dal padre stesso (Compagnia Lorenzo Canelli 1833 e 1834; Giuseppe Giandolini 1835; Camillo Ferri 1837 e 1838; Giuseppe Feoli 1839; Angelo Lipparni 1841; Angelo Rosa 1842).
Nel 1845 si distacca dal gruppo familiare e va scritturata presso la ditta Bosio-Chiari. Da questa data in avanti, per i restanti suoi 50 anni di carriera, non collaborerà più con nessun membro della sua gens.
Dei suoi tanti fratelli e sorelle, tutti ritiratesi dalle scene verso la metà dell’Ottocento, Carlotta è l’unica ad aver proseguito il mestiere di attrice fino al termine dei suoi giorni e ad averlo trasmesso in eredità ai suoi figli, nipoti e pronipoti.
Il 16 febbraio 1846 sposa a Roma Nicola Cola, mentre questi è suggeritore nella compagnia di Romualdo Mascherpa (con Adelaide Ristori come prima attrice) in cui agisce Giuseppe Feoli.
Dal matrimonio tra Carlotta e Nicola nasceranno due figli: Carlo e Leonilda Cola, entrambi artisti drammatici.
Nonostante sia ormai la signora Cola, Carlotta conserverà con orgoglio il proprio cognome da nubile (quasi come un segno distintivo) e talvolta addirittura lo imporrà ai suoi stessi figli.
L’anno successivo al matrimonio, nel 1847, la troviamo scritturata in quella prestigiosa compagnia Mascherpa della quale già si è detto.
A partire dal 1850, assume definitivamente il ruolo di ‘prima attrice’ nelle compagnie capocomicali e/o sociali formate dal marito. Insieme a lui batte le province del nord Italia, affiancata di volta in volta a nomi piuttosto noti del mondo drammatico ottocentesco (Francesco Belli-Blanes 1852, Luigi Gagliardi 1856, Cesare Rosaspina 1870ca e, nel 1861, sarà prima attrice nella ‘ditta’ condotta dai Fratelli Duse). Nelle compagnie create dal marito, vede sorgere validi artisti come Carlo Lollio e Emilio Zago.
Dopo essere rimasta vedova nel 1882, continua a recitare presso varie formazioni toscane, incentrate sugli ultimi (e celebri) rappresentanti della maschera dello Stenterello (tra cui Ludovico e Alceste Corsini, Zanobi Bartoli, Odoardo Miniati).
Negli anni ’90 dell’Ottocento, settantenne, la troviamo ancora attiva nelle troupes capitanate dal figlio Carlo.
In suo onore, l’attore Luigi Aliprandi, ormai ottuagenario, scrisse un galante madrigale.

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Biografia

Biografia di Carlotta Feoli Cola

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